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Azienda Agricola Emanumiele
di Vitale Maria
via Cavour n°94 98070
Galati Mamertino (ME)

tel.0941.434257 fax 0941.436149 cell.0347.7181525
e-mail: giacomoemanuele@tiscalinet.it
 

Le Api

Morfologia dell'ape adulta , organi e caratteristiche;
la covata e il suo sviluppo .




Operaia             Regina                Fuco 


Il corpo dell'ape è costituito da un esoscheletro chitinoso la cui rigidità lo fa apparire come scheletro esterno esso si suddivide in tre segmenti : capo, torace e addome.

IL CAPO

E’ mobile e unito al torace da un collo sottilissimo è composto da: -Due occhi laterali coperti di peli microscopici, composti da circa 3000 faccette (OMMATIDI) la cui superfice appare formata da decine di esagoni. L’occhio dell’ape è sensibile all’ultravioletto e insensibile al rosso che è percepito come nero.
-Da tre occhi semplici detti Ocelli situati sulla parte superiore della testa per la visione ravvicinata al buio e all’interno dell’alveare.
-Da due antenne orientabili costituite da un tronco detto Scapo sul quale si innesta una frusta costituita da 12 articoli detto Flagello. 
Le antenne sono gli organi di senso dell'ape rivestono quindi funzioni olfattive ,tattili e comunicative.
-Dall' apparato boccale fornito di due mandibole che servono per plasmare la cera, raccogliere la propoli , aprire i calici dei fiori , rompere gli opercoli di cera etc.
Inoltre vi è anche una ligula o proboscide che serve ad aspirare il nettare e l’acqua. La lunghezza della ligula può variare come abbiamo visto da 5,5 mm a 7. La ligula dei fuchi è molto più corta
di quella delle operie e poco adatta a bottinare il nettare.
(La lunghezza della ligula è molto importante , da essa infatti dipende , generalmente ,se un determinato fiore e' o non e' recettivo per l'ape , di conseguenza se è o non è una specie apistica)
-Dalle ghiandole ipofaringee e mandibolari necessarie per la secrezione della gelatina reale, situate all'interno.

IL TORACE

E’ costituito da tre segmenti uniti tra loro. Su ciascun segmento si articolano un paio di zampe mentre sul secondo e terzo sono articolate due paia di ali membranose. Le zampe sono costituite dalle seguenti parti tra loro articolate :
anca o coxa, trocantere, femore, tibia, tarso.
Il tarso comprende un grande articolo prolungato, da quattro piccoli articoli terminanti con due artigli e una ventosa.
Le zampe anteriori sono munite di un intaglio a lunotto per pulire le antenne.
Le zampe intermedie sono munite di uno sperone per staccare le pallottole di polline delle cestelle, dentro le celle dei favi, all’arrivo nell’alveare.
Le zampe posteriori sono munite di cestelle dove viene accumulato e trasportato il polline sotto forma di pallottole.
Le ali sono membranose, muscolose, cave e trasparenti e tese su una nervatura rigida. Le due ali anteriori sono articolate sul secondo anello o mezzo torace mentre le due posteriori sono articolate sul terzo anello metà torace. . La frequenza dei battiti alari di un’ape può variare tra i 180 e250 cicli al secondo.

L’ADDOME

L’addome delle api è costituito da dieci segmenti chitinosi disposti pero' in modo da apparire solo sette. Il primo si è incorporato col metatorace , i successivi sono ripartiti in 12 mezzi segmenti , 6 dorsali e 6 ventrali .Lateralmente su ogni segmento si trovano due fori (stigmi) dai quali l'ape respira 
Sotto l’addome sono situate le ghiandole ceripare necessari alla secrezione della cera per la costruzione dei favi dalle quali fuoriesce con forme pentagonali sull’ultimo segmento si trova il pungiglione ( solo nelle femmine operaie e regine) .
Nell’addome sono contenuti molti organi essenziali quali :
La vescichetta melaria, una sorta di ampolla nelle quale le api raccolgono il nettare e l’acqua per trasportarli nell’alveare. 
Solo una piccola parte passa nello stomaco come alimento per le stesse.L’intestino medio con funzione digestiva degli alimenti. L’intestino posteriore comprendente l’ampolla rettale dove si 
accumulano le deiezioni e vengono trattenute anche per diverse settimane in caso di avverse condizioni atmosferiche prima della loro espulsione.L’apparato circolatorio per la circolazione dell’endolinfa necessaria ad alimentare i vari tessuti e organi.Il sistema nervoso costituito come in tutti gli imenotteri da gangli perisofagei e da una catena gangliare ventrare.I tubi Malpighiani che hanno funzioni escretorie e il compito di convogliarli all’ingresso dell’intestino posteriore.
La ghiandola di Nasanoff, visibile ad occhio nudo quando la sfoderano come richiamo attrattivo con l’emissione di un feromone che esplica questa funzione.
Un discorso a parte va fatto per gli organi riproduttori , essi sono sono atrofizzati nelle operaie, attivi invece nalla regina e nel fuco : Nella regina sono costituiti da due ovari piriformi a loro volta formati da 180 ovarioli ognuno dove si formano e maturano le uova prima della loro emissione. L’uovo maturo attraversa l’ovidutto dove sbocca il dotto della vescichetta spermatica. Quando l’uovo deve dare luogo alla nascita di un’operaia o di una regina viene fecondato dagli spermatozoi, quando invece deve dar luogo ad un fuco esso passa senza ricevere gli spermatozoi in quanto l’uovo del fuco si sviluppa per partenogenesi.
Nel fuco esso è costituito da due testicoli, due vescichette seminali dove sono contenuti gli spermatozoi e dall’apparato copulatore che si strappa all’atto della fecondazione della regina e il fuco muore.

Lo sviluppo della covata ; le caratteristiche .

L’uovo dell’ape , di colore bianco perla misura 1,5 mm di lunghezza e 0,3 mm di diametro. Appena deposto viene "incollato" al fondo della cella in posizione verticale con la parte piu' sottile rivolta in basso , da una gocciolina di liquido adesivo emesso dalla stessa regina . 
L’uovo deposto si adagia dopo tre giorni sul fondo della cella e schiude una larva più piccola dell’uovo stesso. 
Quest'ultima di aspetto bianco perla somiglia a un piccolo vermiciattolo .
Nutrita con gelatina reale (solo per i primi tre giorni quelle di operaia e di fuco)ha uno sviluppo rapidissimo tanto è vero che nel giro di 72 ore si acciambella ( con la caratteristica forma ad "C" visibile anche nella foto in alto) occupando l’intero fondodella cella. La larva subisce cinque mute .
Finita di crescere la larva si distende con la testa rivolta verso l’apertura ed è pronta per trasformarsi in ninfa. E’ in questo stadio che avviene l'opercolamento , le celle vengono "tappate" alla sommita' con un opercolo di cera , al loro interno si assiate alla metamorfosi :
cominciano a formarsi tutti gli organi che a seconda della casta portano in tempi diversi all’insetto perfetto (è questa una delle fasi piu' delicate per il buon andamento dell'intero apiario , da una covata normale , dipende infatti la salubrità dell'intera famiglia e proprio in questa fase vi si possono arrecare i danni piu' gravi sopratutto a causa di patologie , varroasi in primis , che causano l'imperfezione dell'insetto). 
Dalla deposizione dell’uovo allo sfarfallamento i tempi sono diversi per l’operaia il fuco e la regina (vedi foto a fianco ).
L’operaia impiega 21 giorni, il fuco 24 e la regina 16. Dopo questo tempo l’insetto rosicchia l’opercolo e sfarfalla dando inizio alle attività alle quali è chiamato a compiere. 
E' bene , inoltre sapere che per un corretto sviluppo sia l'ovicino che la larva hanno bisogno di temperatura di 30°-35° mantenuta costante dalle operaie che affollano i favi .


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